Ogni martedì. Stesso posto. Stessa storia.
Mi dà Tu Style per favore?
Torni a casa, ti metti comoda e lo divori. Ho letto spesso commenti sulla loro pagina Facebook o su Instagram del tipo “Dura troppo poco”, “Vogliamo più pagine”.
E sono d’accordo. Da blogger, da amante della moda, da ragazza amo Tu Style come rivista perchè è di tutte noi. E allora sono andata a prendermi di più.
Sono andata a farmi due passi in redazione.
Parliamoci chiaro. Tutte abbiamo visto “Il diavolo veste Prada” quindi se vi dico che mi immaginavo tacchettine e capi dispotici, non mi biasimerete. In più se la sede è il Palazzo Mondadori.
E invece. Tutto un altro mondo. Siamo stati accolti da Paola Salvatore, vicedirettrice con un cv lungo come un tappetto. Ci ha fatto da cicerone per tutto il giorno ed e’ stata tartassata dalle nostre mille domande.
Ma partiamo dal principio. Dalla redazione. Per un attimo sono stata catapultata in un film americano sul giornalismo. Un grande open space con un labirinto di spazi che rappresentano ognuno una sezione della rivista. Fogli, foto, gente che va e che viene. Un posto nel quale si percepisce la creatività.
Ma come nasce un numero? In primis molto tempo prima dal momento in cui noi lo leggiamo. In redazione stanno già lavorando ai servizi per il prossimo inverno.
Tutto parte dalle sfilate. Quelle di Milano e Parigi a cui partecipano la vicedirettrice e le stylist. Viene poi creato un moodboard con tutto ciò che andrà ad ispirare il mondo della moda nei mesi a venire. Ogni stylist andrà a creare un personale moodboard su una o più tendenze in modo tale da avere un quadro quanto più completo.
Dopo varie riunioni e brainstorming, viene creato lui. Quello che diventerà il Santo Graal per tutti. Il timone. Uno schema della rivista pagina per pagina. Con spazi per ogni sezione, appositi colori. La parte centrale, quella della moda è la prima a dover essere completata e poi a seguire il resto.
Ho avuto il piacere di conoscere tutte le persone che prendono parte al progetto di realizzazione di un numero. Dalle responsabili del marketing a chi si occupa della grafica cioè coloro che sistemano l’impaginazione, le foto e gli errori.
Tutte le foto delle celebrities sono merito della ricerca certosina del reparto immagine che si occupa di trattare con gli uffici stampa per trovare la quadra tra rivista e voleri del vip.
Elisabetta, Eleonora, Federica, Valeria e Rachele si occupano dell’attualità e di fornirci tutte le ultime news sui vip.
Dietro il mondo del beauty si cela una sola persona, Paola, che, sommersa da trucchi e belletti vaga alla scoperta di nuovo modi per renderci belle.
Una volta che tutto è pronto, le varie pagine vengono sottoposte al controllo generale di Massimo e Cinzia, caporedattore centrale e caporedattore femminile, che con penna rossa controllano gli errori e le sbavature. Se tutto va bene si può andare in stampa. Ovviamente con l’ok della direttrice Marina Bigi e della vicedirettrice Paola Salvatore.
Dopo la redazione ci siamo spostati in paradiso. Ora capirete il motivo.
Eccoci nel guardaroba di Tu Style dove ho incontrato le collaboratrici esterne, le stylist. Ed e’ stato come entrare in un mondo a parte.
Tutte diverse e con il loro stile ben preciso, si occupano dei vari editoriali, dei consigli sullo shopping ed è proprio come vedere all’opera delle artiste che mixano colori, forme e alle volte devono utilizzare dei trucchetti per venirne a capo.
Abbiamo anche assistito a due shooting, gia’ in cantiere per la stagione fredda e Tu Style anche in questo è la rivista di tutte noi. Le modelle vengono scelte perche’ possano dare una giusta immagine alle lettrici.
E’ una grande famiglia, composta da moltissime donne e soprattutto con un clima sereno. C’è chi è laureato in lingue, chi ovviamente in giornalismo, chi è arrivato da poco, chi deve gestire figli pur avendo un ruolo carico di responsabilità. Eppure si percepisce una grande passione che accomuna tutti.
Questo quanto successo in redazione. E sono sicura che la prossima volta che sfoglierò un numero di Tu Style, oltre a vedere foto, vedrò anche volti e riconoscerò il tocco di ognuna della persone incontrate.
Ph. Fabio Bonanno
Grazie a Paola Salvatore e a tutta la redazione.
Un pensiero su “Vi porto con me nella redazione di una rivista di moda”