E anche questa Fashion Week è andata.
Ma esattamente, di cosa si tratta? Se ne parla, tutti sembrano sapere e invece poi si scoprono un sacco di lacune. Anche per me all’inizio è stato molto difficile approcciarmi a questo mondo (e lo è tuttora) ma proverò a descriverlo dal mio punto di vista.
La Fashion Week (le più importanti sono quelle di New York, Londra, Milano e Parigi ma anche altre città sono sbocciate nel tempo) è il momento che cade due volte l’anno durante il quale gli stilisti presentano in anteprima al mondo le creazioni per la stagione successiva (la moda è sempre un anno avanti, quindi questo settembre abbiamo sbirciato nel futuro della prossima primavera/estate).
Ho imparato che dietro ad un vestito c’è una storia. Vedo lo stilista come un artista che, partendo da una foto, un colore, un viaggio o una sensazione crea e sviluppa la sua collezione.
Ma partiamo dall’inizio. Per quanto mi riguarda la mia Fashion Week inizia chiedendo di essere accreditata alle sfilate di mio interesse. Essendo una piccola blogger molto spesso le guardo come standing cioè in piedi.
Giovedì, tra un impegno e l’altro per la tesi sono riuscita a partecipare alla sfilata di Anteprima (per il video cercatemi su Instagram @carlottadaniele). Sono rimasta affascinata. Uno stile elegante ma semplice allo stesso tempo. Le forme femminili esaltate in maniera raffinata rendendo ogni pezzo attuale. E protagonista per la prossima estate sicuramente la tuta o jumpsuit.
Sabato è stata la mia seconda giornata. Un vero e proprio inferno.
Avevo due sfilate alla stessa ora. Raffaela D’Angelo, alla quale ha partecipato una collaboratrice del blog, e Cividini.
Raffaela D’Angelo propone in passerella stampe ispirate all’India con tutti i suoi colori e il suo fascino. Ma attenzione particolare viene data all’innovazione: si tratta di una Bio Collection, in occasione di Expo.
Testimonial anche questa svolta, Federica Pellegrini, che indossa infatti un bio-bikini realizzato con fibre di mais tramite una lavorazione che tiene conto dell’ambiente che ci circonda.
Una cosa pazzesca!
Io sono corsa alla sfilata Cividini, che per colpa del traffico pazzesco e della mancanza di parcheggi, ho perso. Sono ancora così dispiaciuta che se ci penso mi viene il nervoso.
Purtroppo già Milano è una grande città e quindi molto incasinata, ma in occasione della Settimana della Moda si amplifica tutto.
Vi lascio alcuni dei look che più mi sono piaciuto trovati sul sito della Camera Nazionale della Moda e che mi hanno colpita per il loro mix tra tessuti femminili e forme molto maschili: un’accoppiata che adoro!
Sono poi corsa in Tortona per l’evento Giò Cellini.
Location molto glamour e un ventaglio di vip come la nuova Miss Italia Alice Sabatini.
Tutto ciò per festeggiare una collezione super colorata, dalle forme e dai tessuti giovanili e di tendenza.
Mi sono poi spostata in via Santo Spirito per un evento totalmente differente.
Presso la splendida boutique Chantecler, tra creazioni di gioielleria spettacolari, ho potuto ammirare il risultato della collaborazione con Magrì, azienda top per quanto riguarda l’artigianalità delle borse.
La “Piccola Gioia”.
Sicuramente per me dal prezzo proibitivo, ma per chi potesse è davvero meravigliosa. Realizzabile in altre tonalità e personalizzabile.
La giornata si doveva concludere con la sfilata di Grinko, alla quale le scorse stagioni ho sempre partecipato volentieri. Tuttavia la pessima organizzazione dell’ufficio stampa non ha permesso ad almeno 50 persone di partecipare.
Purtroppo questo è un campanello di allarme che fa capire come ci sia qualcosa che non funziona perfettamente in questo meccanismo.
Questo periodo dell’anno è sicuramente detestato da molti perché blocca la città e sottolinea l’inadeguatezza di alcune persone (purtroppo alle volte appartenenti alla categoria blogger).
Ma nonostante la situazione caotica e le molte parolacce dette, in realtà non c’è nulla di diverso o di meno importante rispetto a chi si reca ad una fiera di settore per conoscere le ultime novità, a chi viaggi a per tenersi aggiornato. La moda per tantissimi è un lavoro, fatto di sacrifici, di doppi lavori per pagarsi la scuola e porta introiti al paese.
Questa è la mia opinione. Spero che questo piccolo viaggio nella Fashion Week vi sia piaciuto!
A presto.
Charly