Tra moda e cucina: intevista allo chef Antonino Cannavacciuolo

free foto di ALESSANDRO PIZZI DSC_4045

Ph. Credit Alessandro Pizzi

Abiti Kiabi

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Charly goes to Fashion è un blog di moda ma spesso guarda anche a ciò che gravita di differente intorno alla sua città: Novara.

E da settimana prossima farà parte del nostro mondo novarese, una realtà nuova, attesa, di alto livello.

Il nuovo locale dello chef Antonino Cannavacciuolo e della moglie Cinzia Primatesta “Cannavacciuolo Café & Bistrot”

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Ph. Credit “Cannavacciuolo Café & Bistrot” Facebook Page

In vista di questa occasione ho voluto di intervistare lo chef, per sapere cosa pensa del connubio cucina-moda e del mondo fashion in generale.

Chef, c’è un capo al quale non può rinunciare?

Alla camicia. Mi piace tanto. L’indosso sempre, quando non sono in divisa.

Secondo Lei, un uomo della Sua fama necessita comunque di vestire alla moda?

Credo di sì. Non serve essere firmati dalla testa ai piedi, ma basta un poco di stile, per essere in ordine e presentarsi in maniera decente.

Ci sono mode o pietanze che vanno di moda nel mondo della cucina?

Certo che sì. Ci sono ingredienti che in alcuni periodi sono più apprezzati ed utilizzati di altri. Non perché tutto di colpo diventino meglio di altri ma semplicemente perché più richiesti e “alla moda”.

Esiste secondo Lei una correlazione tra cibo ed abbigliamento?

Certo che sì…gli ingredienti che compongono un buon piatto, devono essere bilanciati ed equilibrati così come i singoli indumenti indossati.

Qual è l’uniforme perfetta per cucinare? C’è un dettaglio che fa la differenza?

La pulizia. Io sono particolarmente maniaco al riguardo: mi cambio anche 4/5 giacche da cuoco al giorno, ma non sopporto vederle macchiate. Anche una sola macchiolina mi infastidisce…ed è assurdo, perché è davvero difficile non sporcarsi.

Che importanza hanno colori e forme all’interno dei suoi piatti?

Un importanza fondamentale.

La prima cosa che si fa quando si ha davanti un piatto è guardarlo.

Ed i piatti devono essere realizzati in modo che la sola vista sia il preludio del piacere del gusto.

I colori, la consistenza e la forma delle materie prime: l’insieme deve essere armonico e comunicare dal primo impatto visivo le emozioni e la storia della mano che lo ha realizzato.

Il menù di nozze tra Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi è stato reso speciale dalla sua presenza. Che rapporto ha con i personaggi della moda italiana?

Michelle e Tomaso sono miei amici e sono stato davvero felice di partecipare al loro matrimonio con una delle mie portate.

Ma la nostra amicizia è nata per caso, dove loro spesso raggiungevano il mio Ristorante a Villa Crespi come clienti…e da lì è nato il tutto.

E’ bello quando con clienti, anche se appartenenti ad un “mondo” diverso dal tuo nasce un bel rapporto. Il cibo ha la capacità di creare questa bellissima “magia”…avvicina le persone…

Concludendo. Se da questo momento potesse mangiare solo una pietanza per il resto della vita, quale sceglierebbe?

Non vorrei sembrare banale, perché lo ripeto spesso, ma non potrei proprio stare senza la parmigiana di melanzane di mia mamma.

*

Non resta che vedersi nel nuovo locale!

E come direbbe lo chef: addios!

Charly

FOXLIFE_CucineDaIncubo_seconda stagione_Cannavacciuolo (4)

Ph. Credit Francesca Martino

Grazie a Lorella Di Carlo – Ufficio Stampa Factory4

Grazie a Cinzia Primatesta

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