Prendete Roma come location. Aggiungete una calda serata di primavera. L’anteprima nazionale di una pellicola davvero interessante.

Avrete così una serata magica.

Lo scorso mercoledì ho avuto il piacere di assistere alla première nazionale di Adaline – L’eterna giovinezza che esce proprio oggi nelle sale italiane.

Amo il cinema e quello che riesce a trasmettere. E questo film ha centrato l’obiettivo. Una storia davvero particolare ed unica. Non solo romantica e drammatica ma anche una storia che parla di speranza e coraggio. Di come noi donne siamo spesso le vere nemiche di noi stesse, troppo concentrate sulle nostre paure.

Senza volervi svelare troppo (perché vi consiglio davvero di andare a vederlo) vi racconto brevemente la trama.

Adaline (Blake Lively) nasce nel 1908 e smette di invecchiare all’età di 29 anni, dopo un misterioso incidente d’auto. L’eterna giovane donna attraversa il secolo e riscopre l’amore dopo molti anni grazie a un uomo (Michiel Huisman, del quale mi ero già perdutamente innamorata durante la serie Nashville) che però la metterà di fronte a domande che per troppi anni non hanno avuto una risposta e soprattutto di fronte ad un uomo che appartiene al passato, uno splendido, come sempre, Harrison Ford.

Non voglio dirvi altro se non annullate gli impegni per stasera e andate al cinema!

Una delle parti interessanti del film è ammirare il lavoro dei costumisti che hanno dovuto fisicamente ripercorrere 100 anni di moda e stile. Il look attuale di Adaline è un perfetto mix di tutte le epoche che ha attraversato. E’ elegante ma moderna anche se al tempo stesso l’occhio viene colpito da quel tocco che ora chiamiamo vintage ma che in realtà lei ha vissuto davvero.

E di fronte a questa difficoltà sono stati messi i giovani studenti dello IED Roma che hanno partecipato al concorso e dovuto creare un bozzetto ispirato ad una delle diverse epoche che attraversa Adaline.

La vincitrice, Giulia Barba, solare e dal gran talento, potrà vedere Blake indossare la sua creazione durante uno shooting a Los Angeles.

Ph. Credit Simona Gemelli